Tra Arpino e Gazzano (Re) 6 Maggio 2019
Ci sono volute 4.000 viti, 60 lastre di polistirene, vegetazione tra cui molte piante di timo provenienti dalla Spagna, lichene, muschio, 25 statue, 20 Kg di gesso, pigmenti naturali, terre, colori ad olio, sughero, cortecce, colla di coniglio. Ma l’emozione più grande è stata quella vivere il set, montando e smontando questa opera d’arte ricca di significato. Racconta il maestro Pigozzi: “grazie al contatto con Frigieri e all’idea base da lui indicata, ho potuto realizzare questa opera d’arte unica nel suo genere che racchiude in sé un significato importante: tutto il mio cammino di presepista. Da una parte lo stile popolare, dall’altro lo stile orientale uniti da un ponte che si intravede sul retro, e nel centro la tradizione, con la capanna che ospita la Natività. Realizzando questa scena ho potuto riflettere sul meraviglioso viaggio che dura da più di 30 anni”.
Durante la settimana trascorsa tra Sora e Arpino (provincia di Frosinone), abbiamo sperimentato, oltre all’esperienza meravigliosa di vivere un set cinematografico, anche una rete di conoscenze importanti. In particolare, il Sindaco di Arpino e Luciano Rea presidente della Proloco, che ha fatto in modo di metterci a nostro agio facendoci conoscere questo comune veramente incantevole, ricco di storia. La visita alla torre, alle mura ciclopiche, alla realtà locali, ci ha permesso di respirare una spiccata cultura turistica territoriale. Luciano è il ponte e il collante di questa esperienza che collega Arpino con Gazzano in una tradizione presepistica amplificata dalla realizzazione di questo film intitolato “Il Primo Natale” di Ficarra e Picone.
(Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre 2019)