Fa parte di un piccolo complesso architettonico composto da un casale i cui locali erano adibiti a macina, le caratteristiche del complesso rientrano in quella che è comunemente chiamata “archeologia industriale”, il ponte e le opere di sistemazione idraulica della cascata sul fiume Sacco, sono di origine romana. La mole è un edificio a torre quadrangolare di m. 7 di lato e m. 17,50 di altezza, sviluppato su tre piani di cui uno solo era esistente prima dell'ultimo restauro (anno 2005). Coronato all'estremità da merli, l'edificio, forse, doveva avere la funzione di difesa del ponte e controllo del transito. La difesa dei quattro lati era consentita da feritoie aperte sia al primo piano che all'ultimo. Esse sono sovrastate da piccole aperture quadrate, definite da un architrave timpanato monolitico. La mole ha subito nel tempo numerosi restauri realizzati tra il 1670 e il 1900. Per qualche tempo, essa, era divenuta una modesta centrale di energia elettrica per l'illuminazione di Sgurgola, Morolo e Supino.
(Ultimo aggiornamento: 9 Luglio 2021)