Un'altra porta scea a doppio arco si apre nel settore ovest delle mura esterne: Porta Montana, così denominata perché consentiva il raccordo con la zona montuosa della regione. L’aspetto attuale della porta risale ad un rifacimento settecentesco.
Nel settore nord-ovest si apre la Porta San Francesco, così denominata per la sua vicinanza con l’omonima chiesa, che i Francescani iniziarono a costruire all’interno delle mura cittadine sin dal 1250. A ridosso della porta, sormontata da un arco a tutto sesto, è addossata una torretta difensiva di epoca medievale. Nel settore ovest delle mura antiche si apre Porta Sant’Agata, detta anche del Borgo. Ebbe una notevole importanza in età antica perché attraverso essa la città si collegava direttamente con la Via Latina. Nel parapetto del balcone soprastante la porta fu murata un’epigrafe latina risalente al 213 d. C. e dedicata all’imperatrice Giulia Domna e a suo figlio Caracalla.
A coronamento della città svetta la mole dell’Acropoli, capolavoro di ingegneria civile. Il grandioso terrazzamento su cui sorge l’Acropoli, risale al II secolo a. C. L’avancorpo meridionale è costituito da una imponente fascia muraria e la struttura, a pianta quadrangolare, presenta all’interno tre ambienti rettangolari, circondati da quattro corridoi, coperti da volte a botte.
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- Ultimo aggiornamento: 09/03/2023