Al via il museo della memoria e della guerra di Piedimonte San Germano, progetto realizzato dall’Associazione Antares Ets che da quasi vent’anni opera sul territorio del Lazio Meridionale per la promozione della cultura, la valorizzazione del patrimonio artistico e della memoria storica.
In occasione del 78° anniversario della liberazione di Piedimonte San Germano 25 maggio 1944- 25 maggio 2022, viene lanciato il progetto multimediale del museo in lingua italiana consultabile all’indirizzo internet: www.museodellamemoria.eu. Nei prossimi giorni sarà visitabile anche la versione in lingua inglese.
Il progetto multimediale Museo della Memoria di Piedimonte San Germano attraverso i sentieri della memoria, le testimonianze dei civili, i luoghi della memoria, i panel della battaglia racconta due anni di sofferenza, del dramma della popolazione civile costretta a sfollare e della distruzione totale dell’antica cittadina di Piedimonte San Germano.
Nella fase successiva, con la collaborazione della Fondazione Levi-Pelloni di Roma, la Fondazione Francesco Raponi di Alatri e l’Associazione Monte Carmignano per l’Europa di Caiazzo saranno realizzati l’Archivio della Memoria, costituito da registrazioni audio e video delle testimonianze dei civili, da documenti provenienti dagli Archivi Nazionali di Londra sulla battaglia di Piedimonte, dai microfilm dei bombardamenti aerei alleati provenienti dagli archivi statunitensi e la Biblioteca della Memoria, costituita da numerosi libri pubblicati sul periodo bellico tra cui quelli della collana Storia e Memoria dell’Associazione Antares.
La guerra a Piedimonte San Germano non si svolge soltanto nell’ultima settimana del mese di maggio del 1944, come spesso viene raccontato, ma inizia molto prima e termina molto tempo dopo. Già nel luglio del 1943 con il bombardamento dell’Aeroporto di Aquino ci sono vittime e ingenti danni. Nel settembre del 1943 la cittadina viene fortificata e nel corso delle settimane successive diventa il baluardo della Linea Hitler. Subisce continui bombardamenti aerei da parte degli Alleati che tentano di distruggere le fortificazioni ed è colpita dal tremendo bombardamento della vicina Abbazia di Montecassino il 15 febbraio 1944. Nel frattempo la popolazione subisce lo sfollamento coattivo, viene forzatamente allontanata dalla cittadina. Nell’ultima settimana di maggio del 1944, dopo la conquista di Montecassino, i polacchi sferrano l’attacco definitivo per sfondare la Linea e Piedimonte San Germano si trasforma in un cumulo di macerie.
Il percorso che prop
(Ultimo aggiornamento: 27 Maggio 2022)