Castellinaria, per un teatro popolare.
Per stare all’aria aperta, immersi nel buio, a vedere le stelle grandi e stare con la testa tra le nuvole.
Perché vogliamo osare, costruire un castello in aria e far sì che le fondamenta siano solide.
(Compagnia Habitas)
Un debutto d’estate, nella Valle di Comino
Dal 21 al 27 luglio, nella splendida cornice del Castello di Alvito, in Valle di Comino, debutta la prima edizione di Castellinaria – Festival di Teatro Pop. L’iniziativa è ideata e promossa dalla Compagnia Habitas in collaborazione con Ivano Capocciama e con il patrocinio della Regione Lazio, la Provincia di Frosinone e il Comune di Alvito.
Il nome:
La rocca di Alvito è a tutti gli effetti un castello sospeso in aria, che domina il paese e la valle dalla cima della collina. Il nome Castellinaria gioca su un doppio significato. Da una parte c’è la voglia di progettare, di esplorare nuove forme di condivisione, di sognare in grande. Dall’altra si riprende il modo di dire fare castelli in aria ma girato in positivo. Si parte da una base solida, da un castello che già c’è.
La location e gli obiettivi:
Il Castello di Alvito è una vera e propria rocca che sembra galleggiare sopra la Valle di Comino. Il festival Castellinaria è un’occasione per tracciare un ponte tra le energie teatrali contemporanee e le realtà locali, creare una sinergia e una nuova comunità.
L’iniziativa nasce dalla voglia di animare e valorizzare il territorio della Valle di Comino attraverso la nuova drammaturgia e lo spettacolo dal vivo. In costante dialogo con il territorio, Castellinaria mette in comunicazione aziende agricole e vinicole con la musica e il teatro, esaltando un insieme unico di cultura, arte e sapori, tipici del luogo.
Durante tutta la durata della manifestazione, ogni sera, a partire dalle 19.00, il borgo del castello sarà animato da stand enogastronomici, tavolate sotto le stelle, giochi tradizionali per adulti e bambini. Dopo gli spettacoli, gli stand rimarranno aperti e la serata proseguirà con la musica.
Dichiarazione artistica:
Abbiamo scelto quel luogo per creare un dialogo aperto con la Valle di Comino, di cui Alvito fa parte. Non ci siamo imposti limiti tematici né di contenuto. Abbiamo da subito cercato di coinvolgere il numero più alto possibile di associazioni e aziende presenti nel territorio, con lo scopo di creare qualcosa che mettesse in risalto tutte le specificità della Valle di Comino. L’obiettivo principale è creare una comunità che si prenda cura di un luogo per sette giorni, che trasformi un luogo storico in un luogo di condivisione, di scambio, di confronto. Partire dalle cose piccole, per fondare una comunità che non è culturale e basta, è di tutti i giorni; rifondare la piazza, anzi rifondare il concetto di piazza, chiacchierare, fare teatro insieme.
Perché scegliere la Valle di Comino, fuori dalle nostre metropoli? Perché de-localizzare i processi creativi e culturali dai grandi centri è un’azione necessaria nel nostro presente, un atto che sentiamo urgente, una piccola sfida per cercare di creare spazi vitali al di fuori dei centri sovraffollati di proposte. Ripartire da azioni semplici. Anche la nostra offerta artistica è una scelta pop, che mira a concetti sintetizzati: spettacoli di drammaturgia contemporanea accessibili a tutte le fasce di età. Infine anche l’accoglienza degli artisti è parte della dichiarazione artistica del nostro Festival: un cachet adeguato e una serie di servizi garantiti che rendano il soggiorno nella Valle di Comino un’esperienza da ricordare.
(Compagnia Habitas)
(Ultimo aggiornamento: 15 Giugno 2018)