Nei pressi di S.Stefano, uscendo da quella che fu la porta di Castro dedicata a lui, comunemente conosciuta come la Porta di Ferro (recentemente abbattuta, come pure quella della Fontana e quella dell'Ulivo), si trova la chiesa di S.Nicola.
Essa è inventariata tra i possessi della Diocesi Verolana, nella Bolla del Pontefice Pasquale II, conservata sotto il numero 94/25 nell'archivio della Cattedrale di Veroli, datata 4 settembre 1108.
S.Nicola era considerato il custode delle porte delle città e questa chiesa è situata proprio all'uscita della Portella, che costituiva con la Porta di Ferro ed un'altra Portella a tergo della chiesa, il punto più accessibile e più vulnerabile delle mura di cinta di Castro. Anche altri centri laziali hanno chiese dedicate a S.Nicola e, per gli stessi motivi, sempre ubicate fuori le mura.
La chiesa di S.Nicola è il principale monumento storico di Castro dei Volsci. Conserva tracce rilevanti di affreschi, alcuni contemporanei alla sua edificazione, quando più che una chiesa era un modesto oratorio.
Il nucleo originario della chiesa attuale fu costruito nella metà del VI sec. d.C. e dedicata al Santo protettore di Bari.
S.Nicola nacque a Patara, importante città della Licia (attuale Turchia). Visse durante le persecuzioni di Diocleziano e Massimiliano nel IV sec. d.C. e divenne vescovo di Mira, dove morì.
Secondo la tradizione, nel 1087, le sue spoglie furono trafugate e portate a Bari, di cui divenne il Santo Protettore.
Alcuni secoli dopo la sua costruzione, a ridosso della chiesa, fu edificato un modesto monastero dai monaci di San Benedetto da Norcia. Sappiamo da una Bolla Pontificia del 1226 che il Papa Onorio III affidò la chiesa e il monastero attiguo ai Frati Minori, i quali si preoccuparono di restaurarla e di ampliarla, così come oggi si conserva. Successivamente il vescovo Lombardi la concesse definitivamente ai monaci francescani, aventi però come coadiutore un sacerdote, nominato a tal proposito parroco di S.Nicola.
La chiesa, ben conservata e recentemente restaurata, è un esempio di architettura paleocristiana dell'Alto Medioevo. Un'architettura che, rimodellata da rifacimenti successivi, subì l'influenza dell'Arte Benedettina e poi Romanica.
Di notevole pregio storico e artistico sono le pitture murali dell'interno, attribuite alla scuola benedettina. Esse sono disposte sulle due pareti principali e riproducono il Ciclo della Creazione e della Cacciata dal Paradiso Terrestre.
Nella biografia di S.Francesco, scritta da S.Bonaventura da Bagnorea, si racconta di un miracolo compiuto dal Poverello d'Assisi durante una visita alla chiesa di S.Nicola a Castro nella primavera del 1222.
Fonte: ACM – Tratto da: http://www.comunecastrodeivolsci.it/chiese.htm
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(Ultimo aggiornamento: 7 Luglio 2021)