Non se ne conosce l’origine certa, viene citata per la prima volta in un documento del 1096. Originariamente si trovava al centro di un bosco, fuori le mura del borgo.
Nel XIII secolo venne restaurata in stile cistercense ed ulteriori modifiche si ebbero nel corso del XIX secolo quando venne ricostruito l’altare maggiore e realizzata la sagrestia. Negli anni ‘20 del secolo scorso è stata dichiarata Monumento d’Interesse Nazionale. L’edificio ha subito alcuni danni dai bombardamenti durante la seconda Guerra Mondiale nella zona della sacrestia.
Fra il portale e lo slanciato campanile si trova un'artistica nicchia con l’affresco della “Madonna della Foresta” (XV secolo) ed il pregevole portale gotico del XIII secolo.
L’interno è a tre navate coperte da grandi arcate. Su tre pilastri si leggono le iscrizioni che citano alcuni conti di Ceccano (Berardo, Tommaso senior e junior) che favorirono il restauro della chiesa in epoca medievale.
Dalla navata centrale sono visibili i tre rosoni dell’antica facciata tripartita.
All’interno una pregevole acquasantiera del XII secolo e un fonte battesimale del 1923. Degna di nota la tela del XVIII secolo donata probabilmente dal principe Colonna, con la Vergine Addolorata che abbraccia il Cristo appena deposto. Dietro l’altare maggiore si trova una tela del XVII secolo con S. Nicola, il Crocifisso e S. Caterina d'Alessandria e sulla navata una tela settecentesca con la scena biblica di Tobiolo con l'arcangelo Raffaele. Nella sagrestia è conservata la statua settecentesca dell'Addolorata, conservata in un'artistica teca e tirata fuori solo in occasione della tradizionale processione del Venerdì Santo.
BIBLIOGRAFIA:
– MARCELLO CARLINO, “Ciociaria: quella terra di viaggi che non dico”, Napoli, Guida, 2007;
– CARLO CRISTOFANILLI, “La Chiesa abbaziale di San Nicola in Ceccano”, Centro di Studi Storici Ciociari, VIII, Frosinone, 1981;
– “La cronaca di Fossanova”, introduzione e traduzione di Giuseppe Sperduti, Veroli, Editrice Italia Splendor, 1980;
– CAMILLE ENLART, “Origines françaises de l'architecture gothique en Italie”, Paris, 1894;
– MICHELANGELO SINDICI, “Ceccano, L'Antica Fabrateria”, Bologna, Atesa Editrice, 1984 [ristampa anastatica dell'edizione della tipografia Befani di Roma del 1893]
(Ultimo aggiornamento: 7 Luglio 2021)