Certamen Ciceronianum Arpinas ancora da record

Certamen Ciceronianum Arpinas

Certamen Ciceronianum Arpinas ancora da record: oltre e 150 partecipanti tra studenti e docenti. Tempori serviendum est, dobbiamo essere servi delle circostanze. Il Centro Studi Umanistici “Marco Tullio Cicerone” ha preso alla lettera l’insegnamento del più illustre degli Arpinati e, dopo, il rinvio coatto dell’edizione 2020, ha saputo reinventare il Certamen Ciceronianum aprendo all’Alta Formazione e restituendo alla Città di Arpino i suoi giovani latinisti.

Nella Kermesse del 2021 si è registrata una massiccia partecipazione, figlia della capacità degli organizzatori di far dialogare il messaggio ciceroniano con gli strumenti telematici in un Certamen scandito in tre fasi che ha visto giungere ad Arpino i 14 finalisti assoluti della manifestazione .

L’edizione 2022 conta oltre 150 partecipanti, per due terzi di nazionalità italiana e per un terzo provenienti da ben 7 Paesi Europei (Bulgaria, Francia, Germania, Lussemburgo, Romania, Spagna, Ungheria) e suggella il grande risultato del progressivo avvicinamento alla normalità; ad Arpino giungeranno nel mese di maggio 60 studenti ed i docenti che vorranno accompagnarli, per un totale di circa 100 ospiti. Un risultato di enorme rilievo sia per l’economia locale sia per il movimento culturale che il Certamen è in grado di generare nell’era di forte contingentazione degli spostamenti che stiamo vivendo.

Le fasi nell’edizione corrente si riducono a due. Gli iscritti si confronteranno, a partire dal 18 febbraio e, a seguire, negli appuntamenti del 19 febbraio e del 25 febbraio con docenti provenienti da tutto il Mondo, partecipando ad un Corso di Alta formazione diviso in tre moduli – Contestualizzare, Commentare, Tradurre Cicerone – svolgendo da remoto, il 26 febbraio p.v., una prova finale. All’esito di tale preselezione la Commissione consegnerà al Centro Studi Umanistici una rosa di almeno 50 giovani latinisti europei che i prossimi 5, 6, 7 e 8 maggio saranno protagonisti di un evento che ad Arpino, nella consueta formula, manca ormai dal maggio del 2019.

Soddisfatto il Presidente delegato del Centro Studi Umanistici “Marco Tullio Cicerone”, Casinelli: “Abbiamo immunizzato il Certamen dalla generale temperie della pandemia, creando le condizioni affinché la fisiologica recessione di alcuni temi dalla lista delle priorità non colpisse la nostra manifestazione più rappresentativa. I numeri parlano chiaro e certificano la capacità del Certamen di riaffermasi nel momento più critico. C’è un pizzico di rammarico per i numerosi messaggi di dispiacere che hanno raggiunto il Centro Studi da parte di chi, ancora bloccato dalla situazione epidemiologica, non ha potuto inviare una propria delegazione, testimonianza ulteriore che il Certemen è vivo e continua a produrre cultura ed integrazione”.

La prospettiva di poter tornare ad abbracciare i giovani latinisti provenienti da tutta Europa – ha commentato il Sindaco Rea – rappresenta per la Città di Arpino motivo di orgoglio. La grandezza e la modernità che caratterizzano il Certamen risiedono soprattutto nella sua capacità di adattarsi ai tempi; abbiamo retto l’urto della pandemia e, al contempo, gettato le basi per migliorarci ancora nell’offerta culturale e turistica”.

(Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio 2022)

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