Atina Jazz Festival 2023
Dal 6 al 30 luglio di questa estate avrà luogo il prestigioso Atina Jazz Festival 2023 giunto alla sua trentasettesima edizione, il festival della musica colta promette di regalare al suo affezionato pubblico un’edizione di assoluta eleganza e con molte novità. Innanzitutto il taglio del nastro avverrà giovedì 6 luglio allorquando nel cortile del meraviglioso Palazzo Ducale, una location prestigiosa che fu costruito a partire dal 1350 e che è lo scenario principale della piazza dedicata a Saturno, nel punto più alto della città, al centro del borgo antico, e ospita il Municipio, si esibirà un musicista caro agli amanti del jazz di queste parti: il sassofonista e clarinettista britannico John Surman, in duo insieme al pianista e compositore norvegese Vigleik Storaas. John Surman è un gradito ritorno da queste parti, sì perché il famoso musicista si esibì sul palco di Atina Jazz nel luglio del 1993. John Douglas Surman nato a Tavistock Devon, in Inghilterra il 30 agosto 1944 è un musicista jazz, di sassofono, clarinetto basso e sintetizzatore. È anche compositore di free jazz e modal jazz e si serve spesso di temi di musica folk.
Surman rappresenta una colonna portante dell’etichetta discografica ECM, compositore e polistrumentista, John Surman è una figura chiave di una generazione di musicisti jazz europei che hanno ampliato in modo cruciale gli orizzonti internazionali del jazz. Nella sua lunga carriera, John Surman ha vinto molti riconoscimenti, più recentemente, il prestigioso Ivor Novello Jazz Award, che ha riconosciuto la sua abilità sul sassofono baritono e il suo corpus di opere originali che si sono estese ben oltre i confini percepiti del repertorio jazz e sono infiammate da contrasti di squisito lirismo, un suono riccamente strutturato e un’improvvisazione intensa e corposa. John Surman è venerato a livello internazionale per il suo approccio pionieristico alla composizione e alle collaborazioni più diverse, che includono il lavoro con ensemble di ottoni, cori, quartetti d’archi e orchestre. In questo raffinato duo dicevamo si unisce e si esibirà sul palco di Atina Jazz 2023 insieme all’affermato pianista norvegese Vigleik Storaas.
Alle 21.00 dunque del prossimo 6 luglio il taglio del nastro per questa edizione di Atina Jazz sarà assolutamente da non perdere.
Ma quest’anno Atina Jazz non è solo il jazz d’autore. Atina Jazz numero 37 si presenta al grande pubblico in una veste rinnovata e soprattutto ricca di novità molto “gustose” ed accattivanti per lo spettatore che vorrà trascorrere qualche giorno di vacanza in terra atinate. Atina Jazz, la più importante e longeva manifestazione musicale del Basso Lazio, torna come dicevamo nelle serate tra il 6 e il 30 luglio p.v.
Una storia, quella di Atina Jazz, che nasce nel 1986 dalla passione dell’avvocato Vittorio Fortuna nel solco di una tradizione musicale e culturale di un piccolo borgo del Basso Lazio, Atina, in Valle di Comino, al confine con il Parco Nazionale d’Abruzzo. A luglio di ogni anno, nel solco di questa tradizione, l’antico borgo, nell’affascinante cornice di piazza Marconi, nel cortile di Palazzo Cantelmo, si anima accogliendo con grande successo tanti appassionati provenienti da ogni parte d’Italia, che così scoprono questo territorio nascosto, ancora autentico, incontaminato, ricco di storia e tradizioni.
Quest’anno sotto la direzione artistica del dott. Leonardo Manzari e con l’organizzazione straordinaria di Kunoichi Promotion Agency di Elide Di Duca, il Festival della musica Jazz del Basso Lazio per antonomasia, si è arricchito di una serie di eventi a latere rispetto al tabellone principale.
Infatti dal 6 luglio e fino al 30 luglio i vicoli del borgo antico della splendida cittadina di Atina si animeranno e risuoneranno di musica rigorosamente Jazz. Infatti è stata varata la formula delle serate con gli “Aperitivi in Jazz”. Il cartellone della manifestazione è ricco di appuntamenti musicali itineranti che ogni sera si dislocheranno nelle vie della città. Lo spettatore potrà godere dell’aria fresca della Valle di Comino, gustare un buon drink ed assistere ed apprezzare la musica che giovani band di musica jazz offriranno di sera in sera.
Atina Jazz quest’anno sarà anche cultura con una serie di eventi a tema. Si inizierà il 16 luglio con il binomio jazz e cinema, si proseguirà il 19 luglio con una Tavola Rotonda dal titolo “E di passion vissuti” storia di Atina Jazz e…dintorni.
Infine Atina Jazz sarà anche una splendida mostra fotografica permanente per tutte le serate del Festival. Una mostra fotografica che ripercorrerà tutte le straordinarie edizioni del Festival del Jazz a partire dalla prima storica edizione del 1986.
Il 6 luglio scorso è avvenuto il taglio del nastro per l’edizione n°37 del prestigioso festival di musica Jazz organizzato ad Atina (Fr) che quest’estate, 2023, si prolungherà fino al 30 luglio.
Giunto, come detto, alla sua trentasettesima edizione, il festival della musica colta promette di continuare a regalare al suo affezionato pubblico un’edizione di assoluta eleganza e con molte novità. Dopo come detto il taglio del nastro avvenuto giovedì 6 luglio allorquando nel cortile del meraviglioso Palazzo Ducale Cantelmo, location prestigiosa che fu costruito a partire dal 1350 e che è lo scenario principale della piazza dedicata a Saturno, nel punto più alto della città, al centro del borgo antico, e che ospita il Municipio, si è esibito in un tripudio di approvazione un musicista caro agli amanti del jazz di queste parti: il sassofonista e clarinettista britannico John Surman, in duo insieme al pianista e compositore norvegese VigleikStoraas.
John Surman è stato un gradito ritorno da queste parti, sì perché il famoso musicista si esibì sul palco di Atina Jazz nel luglio del 1993 ed in quello del 2010. John Douglas Surman nato a TavistockDevon, in Inghilterra il 30 agosto 1944 è un musicista jazz, di sassofono, clarinetto basso e sintetizzatore. È anche compositore di free jazz e modal jazz e si serve spesso di temi di musica folk. Surman rappresenta una colonna portante dell’etichetta discografica ECM, compositore e polistrumentista, John Surman è una figura chiave di una generazione di musicisti jazz europei che hanno ampliato in modo cruciale gli orizzonti internazionali del jazz.
Nella sua lunga carriera, John Surman ha vinto molti riconoscimenti, più recentemente, il prestigioso Ivor Novello Jazz Award, che ha riconosciuto la sua abilità sul sassofono baritono e il suo corpus di opere originali che si sono estese ben oltre i confini percepiti del repertorio jazz e sono infiammate da contrasti di squisito lirismo, un suono riccamente strutturato e un’improvvisazione intensa e corposa. John Surman è venerato a livello internazionale per il suo approccio pionieristico alla composizione e alle collaborazioni più diverse, che includono il lavoro con ensemble di ottoni, cori, quartetti d’archi e orchestre. In questo raffinato duo dicevamo si è esibito sul palco di Atina Jazz 2023 insieme all’affermato pianista norvegese VigleikStoraas per un concerto memorabile che ha ammaliato il pubblico sempre molto attento della kermesse jazzistica atinate.
Ma adesso si prosegue sul main stage di Palazzo Cantelmo e alle 21.00 dunque del prossimo 15 luglio per questa edizione di Atina Jazz ci sarà un appuntamento assolutamente da non perdere. Infatti sul palco di Atina Jazz salirà uno straordinario musicista , assoluta novità per il festival, Nik Bärtsch. L’artista si esibirà sotto le stelle del jazz di Atina in un concerto di piano solo. Bärtsch rappresenta anch’egli una colonna portante della prestigiosissima etichetta discografica ECM. Nik Bärtsch è altresì un pianista, compositore e band leader svizzero noto per il suo approccio innovativo alla musica, in particolare nel regno del jazz contemporaneo e del minimalismo. È nato il 3 agosto 1971 a Zurigo, in Svizzera.
Bärtsch è il fondatore e leader della band Ronin, che ha formato nel 2001. Ronin è un collettivo di musicisti che combina elementi di jazz, funk e musica classica con un'enfasi su schemi ritmici ripetitivi e groove intrecciati. La musica della band è spesso descritta come "zen funk" o "ritual groove music". Una delle caratteristiche distintive della musica di Bärtsch è il suo uso di un concetto chiamato "Modulorhythm", che prevede la stratificazione di schemi ritmici e melodici per creare composizioni complesse e ipnotiche. Ha sviluppato una tecnica pianistica unica che combina elementi del pianoforte classico con l'improvvisazione jazz e il minimalismo ripetitivo. Bärtsch ha pubblicato diversi album con Ronin, tra cui "Stoa" (2006), "Llyria" (2010) e "Awase" (2018). Ha anche collaborato con vari altri musicisti ed ensemble, espandendo le sue esplorazioni musicali oltre Ronin.
Nel corso della sua carriera, Nik Bärtsch ha ottenuto riconoscimenti internazionali per il suo approccio alla musica innovativo e all'avanguardia. Le sue composizioni ed esecuzioni hanno raccolto il plauso della critica e continua a spingere i confini del jazz e della musica contemporanea con il suo stile e i suoi concetti unici. Sarà dunque una serata magica da non mancare per gli appassionati della musica colta.
In questi giorni tuttavia il Festival, anche quest’anno sotto la direzione artistica del dott. Leonardo Manzari e con l’organizzazione straordinaria di Kunoichi Promotion Agency di Elide Di Duca, si è arricchito di una serie di eventi a latere rispetto al tabellone principale.
Infatti, dal 7 luglio scorso e fino al 30 luglio i vicoli del borgo antico della splendida cittadina di Atina ed i lovali di tutto il comune si animeranno e risuoneranno di musica rigorosamente Jazz. Infatti, è stata varata la formula delle serate con gli “Aperitivi in Jazz”. Il cartellone della manifestazione è ricco di appuntamenti musicali itineranti che ogni sera si dislocheranno nelle vie della città. Lo spettatore potrà godere dell’aria fresca della Valle di Comino, gustare un buon drink ed assistere ed apprezzare la musica che giovani band di musica jazz offriranno di sera in sera.
Atina Jazz quest’anno sarà anche cultura con una serie di eventi a tema. Si inizierà il 16 luglio con il binomio jazz e cinema, si proseguirà il 19 luglio con una Tavola Rotonda dal titolo “E di passion vissuti” storia di Atina Jazz e…dintorni.
Infine, Atina Jazz sarà anche una splendida mostra fotografica permanente per tutte le serate del Festival. Una mostra fotografica che ripercorrerà tutte le straordinarie edizioni del Festival del Jazz a partire dalla prima storica edizione del 1986.
“Uno sforzo organizzativo appunto straordinario” chiosa il dott. Leonardo Manzari, direttore artistico del Festival “che è stato possibile grazie ad una serie di sinergie che vedono al centro del motore l’Amministrazione comunale della meravigliosa cittadina che ospita da tanti anni questa manifestazione con in testa il Sindaco Volante e all’Associazione Kuncoihi. Ma ovviamente il più sentito ringraziamento va e andrà a tutti i volontari, giovanissimi, che animeranno il festival per far sì che durante queste serate che ci apprestiamo a vivere possano essere indimenticabili per tutti noi”, conclude il direttore artistico.
“Uno sforzo organizzativo appunto straordinario” chiosa il dott. Leonardo Manzari, direttore artistico del Festival “che è stato possibile grazie ad una serie di sinergie che vedono al centro del motore l’Amministrazione comunale della meravigliosa cittadina che ospita da tanti anni questa manifestazione con in testa il Sindaco Volante. Ma non si devono dimenticare Elide Di Duca, Francesco Massa e Francesco De Vecchis, con la loro splendida macchina organizzativa, Fortunato di Paolo, Fausto Lancia, Bruno Marcelli e tutti quelli che sin dalla prima ora hanno affiancato in questa avventura unica il compianto avvocato Fortuna. Ma ovviamente il mio più sentito ringraziamento va e andrà a tutti i volontari, giovanissimi, che animeranno le strade dell’antico borgo per far sì che durante queste serate che ci apprestiamo a vivere possano essere indimenticabili per tutti noi” conclude il direttore artistico.
The event is finished.
Data
- 06 - 30 Lug 2023
- Terminato
Etichette
- BPC Cultura
Città
Atina