Dal 22 al 29 agosto 2015 è tornato il Festival delle Storie per far vivere la magia dei racconti di attori, scrittori, cantautori, filosofi, musicisti, giornalisti, scienziati, imprenditori, registi, sceneggiatori, artisti, intellettuali, italiani e stranieri, nel palcoscenico naturale della Valle di Comino, immersa nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
E’ un festival itinerante che racconta una storia fatta di storie. Otto giorni di viaggio attraverso piazze medievali, vicoli, castelli, conventi, ville ottocentesche e roccaforti. Ogni giorno un paese diverso, ogni giorno una carta diversa detta il canovaccio del festival.
Il ritmo e i contenuti di quest'anno, novità assoluta, ruotavano intorno ai frutti della valle e non più, come negli anni passati, attorno ai tarocchi. Immaginate allora la Valle di Comino come un’antica città, circondata da nemici invisibili che vogliono spegnerla, lasciarla al buio. Questa città ha otto porte, ogni porta ha il nome di un frutto e ogni frutto è il simbolo di un valore, che può avere il volto e la personalità di un eroe antico. Ogni porta rappresenta quindi l’antidoto al buio. Ecco i paesi che sono stati lo scenario del romanzo di quest’anno e le porte per accedervi e per accendere le luci sull’antica città, la Valle di Comino, che ancora una volta ha preso vita, illuminandosi delle sue storie.
La sesta edizione del Festival delle Storie ha preso il via il 22 agosto a Campoli Appennino con la carta del Fico: è l’immortalità, il superamento della paura della morte, la comunicazione tra i mondi, la voce che arriva ovunque, la metamorfosi.
Il giorno successivo, 23 agosto, si è proseguito a Villa Latina con l’Uva spina, che rappresenta chi sfida gli dei e va oltre i limiti dell’uomo. E’ l’impossibile. E’ il talento e la hybris. E’ il dono e il costo da pagare.
Il 24 agosto le torce si sono accese su San Donato Val di Comino con la Mela selvatica: è il divergente, chi si ribella al potere e alle leggi della città. E’ Antigone. E’ la legge degli uomini che resiste alle follie del legislatore. Sono i cattivi, ma che poi così cattivi non sono mai.
La Susina è stata la carta di Casalvieri il 25 agosto: è il doppio, il sosia, è uno, nessuno e centomila. E’ la ricerca dell’altro, come amore, passione, identità. E’ che non tutte le cose hanno un solo nome. E’ la susina e la prugna.
Il cammino è andato avanti il 26 agosto a Fontechiari con il Melograno: è ricchezza e abbondanza. E’ il deragliamento dionisiaco dei sensi e chi lavora ogni giorno per la ricchezza. E’ il mercato e la ricerca della felicità. E’ il frutto rosso della crescita.
Il 27 agosto si sono accese le luci di Alvito con un frutto raro e proprio per questo delizioso, la Visciola, che rappresenta il rispetto dei patti, la fiducia. E’ il maestro. E’ la storia. E’ quello su cui si fonda la memoria condivisa di una città. Il nostro tempo e le sue contraddizioni.
Il Gelso ha fatto da protagonista il 28 agosto nella giornata di Atina: è la strada che non conosci. E’ l’altrove. E’ andare lontano e superare i confini. E’ navigare e salire. E’ Ulisse e Marco Polo. E’ una corda lanciata nella roccia.
A chiudere il festival il 29 agosto a Picinisco la carta del Sambuco nero: è l’indovino. E’ Tiresia. E’ la sfida dell’uomo all’architettura di Dio. E’ riconoscere chi siamo, i nostri miti ed eroi, le nostre leggende. E’ la scienza e la fantascienza.
Questi alcuni degli ospiti di quest’anno: Massimo Arcangeli ed Edoardo Boncinelli, Luca Bianchini, Diego Bianchi (in arte Zoro), Francesco Bianconi, Zvonimir Boban, Romolo Bugaro, Franco Cardini, Marco Carta, Angelo Carotenuto, Antonio Catania, Roberto Cingolani, Luciano De Crescenzo, Paolo Del Debbio, Paolo Di Stefano, Paolo Fiorelli, Fabio Genovesi, Alessandro Gnocchi, Umberto Guidoni, Enrico Ianniello, Enrico Macioci, Francesco Magris, Zap Mangusta, Lorenzo Marone, Chiara Montanari, Daniele Nardi, Giorgio Nisini, Divier Nelli, Marco Olmo, Sonya Orfalian, Catia Pellegrino, Giulio Perrone, Roberto Perrone, Giuseppe Peveri (in arte Dente), Sergio Claudio Perroni, Massimo Roscia, Vanni Santoni, Alessandra Sardoni, Maurizio Torchio, Silvia Truzzi, unicef con Andrea Iacomini e Simona Marchini e altre sorprese in arrivo.
Il Festival delle Storie, nasce nel 2010 da un’idea di Vittorio Macioce e Rachele Brancatisano. E’ l’idea di portare la cultura nelle piazze, nelle strade, in spazi storici da recuperare per offrire cultura a tutti.
Programma completo con tutte le attività dell’edizione 2015 del Festival delle Storie consultabile sul sito: www.festivaldellestorie.org.
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2 luglio 2015
Isola del Liri – Anteprima Festival
Ore 19.00 – Chiostro di Palazzo Viscogliosi -Liszt suona Dante:il pianista Lorenzo Di Bella interpreta Franz Liszt. Lo scrittore Massimo Arcangeli racconta la magia dell’incontro tra un grande compositore e il maestro della letteratura italiana.
Ore 21.00 – Piazza de’ Boncompagni -Atlante immaginario: Radiolivres incontra Giuseppe Lupo autore di “Atlante immaginario. Nomi e luoghi di una geografia fantasma” (Marsilio). Gli atlanti sono fatti per immaginare mondi, per sognare orizzonti o percepire un altrove spesso sconosciuto. Questo libro contiene nomi di località, ricordi d'infanzia, invenzioni fantastiche, riflessioni critiche e può essere letto come itinerario in una mappa dove realtà e irrealtà arrivano a confondersi. Si visitano città, si percorrono luoghi solitari come le periferie metropolitane o i deserti di oriente, si esplorano sogni e utopie, ci si sposta avanti e indietro nel tempo seguendo le grandi narrazioni di Omero, Ariosto, Kafka, Faulkner, Calvino, García Márquez. Pagina dopo pagina prende forma una geografia che appare e scompare come un fantasma, si intuisce vera anche se non c'è e lascia nel lettore la sensazione di aver vissuto un'avventura onirica, un viaggio su un simbolico tappeto volante. È possibile rintracciare nelle nuvole i volti delle persone non ancora nate? Quali rotte seguono i manoscritti chiusi in bottiglia e gettati in mare? E se i satelliti inventano isole? In ogni capitolo Giuseppe Lupo incuriosisce ed emoziona, si cimenta con una scrittura che sta all'incrocio tra narrativa, saggistica, autobiografia e con tono scanzonato svela i caratteri e i temi del suo immaginario.
Ore 22.00 – Piazza de’ Boncompagni -All’incrocio del Mediterraneo:Pietrangelo Buttafuoco si racconta nel suo ultimo romanzo “Il Feroce Saracino” (Bompiani). Più che la scimitarra, la forbice. Questa era la percezione dell’islam nell’immaginario degli italiani. Le forbici sul fez del Turco napoletano, una delle più fortunate maschere di Totò, la simpatia malandrina del Sarracino cantato da Carosone, o l’alone fiabesco del Saladino della pubblicità Perugina. Da religione residuale l’islam oggi è diventato l’incubo di tutti; bussa alla porta di ciascuno di noi, insinuandosi nella nostra più privata quotidianità. È una guerra civile all’interno dell’islam quella che, nel solco delle primavere arabe, dei flussi migratori e del dilagare del terrorismo internazionale, incendia la comunità musulmana. Si chiama fitna ed è la discordia insanabile, una faida che non trova tregua e che trascina nel proprio gorgo tutti. L’isis cancella coi caterpillar l’antica città di Hatra. Come a Mosul, così a Nimrud. Di duemila anni di storia resta la polvere e una minaccia: la demolizione delle Piramidi in Egitto.
22 agosto
Sora, Carta del Fico Fallacciano con:
Carla Rea, Giorgia Zirizotti, Francesco Polidori, Edoardo Inglese, Alessandra Pelagalli, Giacomo Sartori, Lorenzo Marone, Edoardo Boncinelli, Massimo Arcangeli, Chiara Colizzi, Ezio Luzzi, Enrico Menduni, Massimo Veronese, Davide Rondoni, Diego Bianchi, Maurizio Turriziani, Loreto Gismondi, Giacomo Cellucci.
23 agosto
San Donato, Carta dell’Uva Maturano con:
Nora Moll, Davide Toffoli, Giuseppe Cossuto, Roberto Perrone, Marcello Paolillo, Ivan Paduano, Giorgio Nisini, Marco Cubeddu, Paolo Di Stefano, Giuseppe Peveri in arte Dente, Alexandro Ladaga, Silvia Manteiga, Team di Uland Communication, Vinicio Capossela, Alessandro “Asso” Stefana, Taketo Gohara, Alessandro Gnocchi, Antonio Costa, Giuseppe Marino, Antonio Catania.
24 agosto
Villa Latina, Carta della Mela selvatica con:
Ivan Nossa, Marco Orlandi, Andrea Meccia, Antonio Pellegrini, Tiziana Luciani, Sonya Orfalian, Francesco Magris, Sergio Claudio Perroni, Gian Luca Favetto, Loreto Gismondi, Maurizio Torchio, Vanni Santoni, Zvonimir Boban, Sanda Pandza, Mario Luzzatto Fegiz, Nicola Manuppelli.
25 agosto
Casalvieri, Carta della Susina con:
Gioachino Lanotte, Marino Magliani, Sandro Sangiorgi, Alessio Romano, Giulio Perrone, Silvia Truzzi, Giuseppe De Filippi, Massimo Roscia, Mogol, Angelo Carotenuto, Enrico Macioci, Edoardo Inglese, Amleto De Silva.
26 agosto
Fontechiari, Carta del Melograno con:
Sergio Andreatta, Gaetano Vincenzo Pelagalli, Cinzia Dal Brolo, Catia Pellegrino, Chiara Montanari, Mario Tozzi, Luca Bianchini, Romolo Bugaro, Marco Carta, Fabio Genovesi, Geppi Cucciari, Giorgio Lauro.
27 agosto
Alvito, Carta della Visciola con:
Carla Frank, Fulvia Ceccarelli, Dario Giuliano, Katherine Esposito, Aldo Mattia, Giampiero Aquila, Paolo Fiorelli, Alfonso Celotto, Giovanni Fasanella, Edoardo Camurri, Daniela Ranieri, Luciano De Crescenzo, Paolo Del Debbio, Francesco Bianconi, Ettore Bianconi, Sebastiano De Gennaro.
28 agosto
Atina, Carta del Gelso con:
Divier Nelli, Alessandro Robecchi, Gloria Sapio, Maurizio Repetto, Andrea Cauduro, Pietro Grossi, Elena Mearini, Massimo Onofri, Enrico Ianniello, Marco Olmo, Patrizio Oliva, Fabio Rocco Oliva, Marco Travaglio.
29 agosto
Picinisco, Carta del Sambuco nero con:
Armando Corridore, Andrea Mancia, Rodolfo Coccioni, Olivia Nesci, Rosetta Borchia, Stefano Amoroso, Andrea Iacomini, Simona Marchini, Marino Bartoletti, Franco Cardini, Emma Pomilio, Roberto Cingolani, Alessandro Cecchi Paone, Umberto Guidoni, Mario Lavezzi.
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Sito Web: www.festivaldellestorie.org
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FOTO:
• Festival delle Storie a Vicalvi (2012)
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• Presentazione Festival delle Storie 2013 a RomaFestival delle Storie 2013 a Roma
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(Ultimo aggiornamento: 6 Aprile 2022)