Ferdinando Corradini è l'autore del n. 71 de "Le Foglie – aprile 2008" dal titolo "I feudatari di Arce". I Laboratori di Educazione Ambientale di Isola del Liri ed Acuto si avvalgono dello storico dell'Alta Terra di Lavoro per ricostruire la successione dei signori e delle famiglie alla cui amministrazione fu affidato il feudo creato da Carlo II d'Angiò.
Era il 1265 quando il Re di Francia Carlo I scese in Italia determinato a conquistare il Regno di Napoli. E se riuscì nell'impresa fu anche grazie al supporto di nobiluomini che lo servirono fedelmente. Fra di loro v'era il francese Giovanni Gianvilla, la cui lealtà fu premiata dal figlio dell'angioino con l'assegnazione di un nuovo feudo: erano le terre di Arce con la sua Rocca. Da allora, il feudo di Arce passò nelle mani dei Cantelmo, dei Della Rovere, dei Boncompagni. Fin quando, nel 1806, il decreto regio del 2 agosto abolì il feudalesimo in tutto il Regno di Napoli.
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(Ultimo aggiornamento: 8 Maggio 2008)