I luoghi della battaglia di Montecassino

Tra Cassino e Pontecorvo lungo il “Gran percorso della memoria”

“Il Gran Percorso della Memoria” rilegge i fatti più salienti di quella che fu la battaglia più cruenta della Seconda guerra mondiale lungo la Linea Gustav. Emblema ne è la millenaria
Abbazia di Montecassino considerata l’araba fenice dei tempi moderni perché risorta esattamente com’era dopo i bombardamenti del 1944. La città di Cassino oltre ai Sacrari Militari Polacco, Tedesco e del Commonwealth, ripercorre le fasi della Battaglia di Cassino nell’Historiale, museo progettato dalle Officine Rambaldi. Il museo è assolutamente interattivo, con una scelta high-tech che coinvolge il visitatore nelle fasi salienti delle quattro famose battaglie. Imperdibile ed emozionante il frame che ripercorre il bombardamento alleato dell’abbazia in soggettiva dall’aeromobile che sganciò le prime bombe.

Anche a Pontecorvo, cittadina distrutta completamente durante i bombardamenti della II Guerra Mondiale, una breve passeggiata tra il Municipio e la cattedrale è costellata di lapidi, carrarmati, monumenti a ricordare gli avvenimenti dell’ultima guerra. La città fu liberata dalle truppe Canadesi e divenne porta di ingresso per quelle coloniali francesi, i tristemente noti ‘goumiers’, che tante efferatezze compirono in quelle valli dopo lo sfondamento a Montecassino. All’interno della cattedrale resti di epoca alto medievale si mescolano ad elementi architettonici moderni, opere settecentesche e al “Tesoro di San Bartolomeo“, preziosa collezione di argenterie, paramenti sacri e altri oggetti salvati dalla distruzione bellica.

(testo di Francesca Casinelli – Guida “100 Emozioni da Latina e Frosinone”)