La spiritualità tra borghi e natura: la Via Micaelica

LA SPIRITUALITÀ TRA BORGHI E NATURA: LA VIA MICAELICA IL “CAMMINO DEI CAMMINI”

Gli uomini sono alla costante ricerca della propria strada verso i propri sogni: la ricchezza, l’affermazione professionale, la pace interiore e, talvolta, elevazione spirituale. Seguendo il proprio istinto gli uomini hanno percorso e quindi tracciato un’infinità di strade che, ancora oggi, consentono di essere percorse, rivivendone la storia. Tra questi sentieri c’è il “Cammino dei Cammini” che parte dall’eremo di Skellig Michael, nelle isole Skellig, attraversa l’Europa, e giunge in Oriente, al monastero del Monte Carmelo ad Haifa non lontano da Gerusalemme: una via che si narra sia stata tracciata dalla mano divina e che gli uomini hanno scoperto lentamente; la via di San Michele.

In questo contesto si inserisce il tratto ciociaro della Via Micaelica che attraversa la provincia con un percorso di 120 km, tra luoghi agricoli e naturalistici di grande valore (i vigneti del Cesanese, la Riserva del Lago di Canterno, le cascate di Isola del Liri, il “monumento” del Tremoletto, i vigneti del Cabernet, la valle di San Biagio Saracinisco, il Lago di Cardito), paesi di grande valore storico ed artistico (Serrone, Piglio, Acuto, Fiuggi, Fumone, Alatri, Veroli, Isola del Liri, Posta Fibreno, Vicalvi, Alvito, Atina, Villa Latina, San Biagio Saracinisco), le abbazie di San Sebastiano (Alatri), Casamari (Veroli) e San Domenico (Sora). Un itinerario che, per sua parte, inizia dalla città eterna per collegarsi al tratto molisano, fino a raggiungere l’eremo di Monte Sant’Angelo, in Puglia. Percorribili a piedi, a cavallo, in mountain bike.

(di Stefano Gaetani)